Caratteristiche principali

Dopo due capitoli iniziali confezionati in maniera semplice e senza fronzoli, Thunderkick ci riprova con “Beat the Beast: Cerberus’Inferno”.
Questa volta ci troviamo nell’Antica Grecia, e il giocatore dovrà fronteggiare Cerbero, il guardiano dell’Oltretomba. Il cambio di tema avrebbe potuto portare una ventata d’aria fresca, qualche novità in più, ma non aspettatevi i fuochi d’artificio.
Bisogna cominciare a fare i patti con una realtà: la serie “Beat the Beast”, probabilmente, è soddisfatta e ha una propria dimensione all’interno di un target di slot semplice, dove c’è una cura grafica parziale e non millimetrica e dove l’offerta ludica tenta di essere schematica e senza troppi fronzoli, più per il neofita che per il giocatore navigato.

Cinque rulli, nove linee di pagamento, schema consueto. Troviamo una puntata minima per spin di 0,10 cent, un RTP crescente che qui tocca il 96,15% e una volatilità che si conferma alta, proprio come nei capitoli precedenti della serie.

Tema, design e audio

Fortunatamente, l’Antico Egitto di “Beat the Beast: Mighty Sphinx” è dimenticato e lasciato alle spalle.
Il focus, questa volta, si sposta sull’Antica Grecia e sulla sua mitologia variegata, stratificata e nota in tutto il mondo. Il protagonista prescelto è Cerbero, da sempre guardiano dell’Oltretomba dall’aspetto feroce e minaccioso, un monito per chiunque osi avventurarsi in un territorio inesplorato.
Il tema Antica Grecia è gradevole, ma poteva senz’altro essere approfondito un po’ di più, soprattutto se consideriamo quanto sia ricco il panorama di divinità, miti e leggende che questa cultura mette a disposizione anche dei meno preparati in materia.
Troviamo un fiume di lava a contornare i rulli, racchiusi in una cornice di ottone o ferro battuto. I colori dello sfondo devono le proprie sfumature ai riflessi del fuoco e della lava, che conferiscono un’atmosfera cupa al gioco, seppur lasciata un po’ al caso e non curata come piacerebbe ai più esigenti. Anche in fase di gameplay, il design è incline a poche variazioni, con animazioni ridotte all’osso e niente di esaltante che compare sullo schermo per contrappuntare quanto accade sui rulli.
Senza infamia e senza lode il comparto audio, che fa indubbiamente il suo, pur senza brillare.

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La serie “Beat the Beast” di Thunderkick

Una serie semplice e senza ghirigori, che fa il suo. I primi due capitoli non ci avevano convinti del tutto, pur avendo una meccanica di gioco funzionale e una grafica buona, anche se appena accennata.
Il team di Thunderkick ha partorito cinque capitoli per questa serie di slot dedicata alle creature mitologiche.

• “Beat the Beast: Kraken’s Lair”
• “Beat the Beast: Mighty Sphinx”
• “Beat the Beast: Cerberus’Inferno”
• “Beat the Beast: Quetzacoalt’s Trial”
• “Beat the Beast: Griffin’s Gold”

Sul nostro sito, troverete le recensioni dettagliate per ogni capitolo.

Come giocare

Le meccaniche di gioco sono semplici, ma abbiamo a cuore i nostri lettori/giocatori e, come di consueto, lasciamo qualche piccolo consiglio per godere al meglio di “Beat the Beast: Cerberus’Inferno”.

1. Consultate la tabella dei simboli per avere un’idea precisa e accurata del loro valore
2. A partire da una puntata minima di 0,10 cent, potrete impostare la scommessa per ogni spin
3. Utilizzate la funzione Autoplay in qualsiasi momento del gioco
4. I simboli Wild e Scatter appaiono sui rulli in maniera casuale e determinano l’inizio delle fasi Bonus/Free Spin

Vinci su Beat the Beast: Cerberus’ Inferno: Tabella dei pagamenti e linee di pagamento

Suggerimento: prova il nostro selettore di puntata nella tabella dei pagamenti per vedere quanto paga ogni simbolo con la vostra puntata preferita!

Simboli, Bonus e Free Spin

I simboli di “Beat the Beast: Cerberus’ Inferno” sono semplici, ma tentano di strizzare l’occhio al tema dell’Antica Grecia. Affiancati a dei semplici simboli reali quasi K, Q e J, infatti, troviamo elmi da guerra, vasi di matrice greca e varie raffigurazioni di Cerbero, che è poi il vero protagonista della slot.
Proprio Cerbero, nella sua versione dorata, assume le sembianze di Wild e Scatter in questa slot dove, come nei precedenti capitoli, le modalità di Bonus e Free Spin sono piuttosto scarne e basiche.
In realtà, l’unica opzione Bonus disponibile riguarda proprio la presenza di tiri gratuiti, che il giocatore otterrà in corrispondenza della comparsa di tre simboli Wild sulle linee di pagamento selezionate.
I moltiplicatori sono appetibili, quello massimo moltiplica la posta di 6.666x, laddove probabilmente il numero di rimando demoniaco potrebbe non essere una casualità, visto il tema.
Come per gli altri titoli “Beat the Beast”, è tutto molto semplice, a volte anche un po’ troppo.
Il tema Antica Grecia e un protagonista carismatico come Cerbero avrebbero potuto dare vita a una sequela di minigiochi intriganti e piacevoli da un punto di vista visivo, mentre Thunderkick ha scelto di accontentarsi e di fermarsi al basico.

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RTP e Volatilità

Il dato RTP di “Beat the Beast: Cerberus’ Inferno” è leggermente sopra la media: 96,15%, in costante rialzo rispetto ai capitoli precedenti della serie “Beat the Beast”.

La volatilità è alta, proprio come nelle altre slot “Beat the Beast”.

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Il parere di DailySpin

Parlando della serie “Beat the Beast”, lo sappiamo, rischiamo di diventare ripetitivi.
“Beat the Beast: Cerberus’Inferno”, terza slot della serie, non ha spostato di molto gli equilibri, confermando la volontà di Thunderkick di partorire slot semplici, dall’aspetto curato solo in superficie e che possano abbracciare un pubblico poco esigente, magari anche neofita, perché no?
Bisogna applicare una divisione mentale piuttosto marcata quando si giudicano slot di questo tipo: se il risultato dovesse essere voluto, se quindi l’obiettivo fosse davvero quello di confezionare un prodotto semplice e minimalista, allora non si potrebbe parlare di lavoro riuscito male; qualora le mire fossero diverse, dovrebbe cambiare anche il giudizio.
In ogni caso, “Beat the Beast: Cerberus’ Inferno” è una buona slot per approcciare il mondo di rulli, spin e linee; non si tratta affatto di un cattivo prodotto, anche se chi ha anni di esperienza e militanza slot alle spalle potrebbe storcere il naso per l’assenza di una fase Bonus e Free Spin nutrita a dovere.

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